venerdì 28 ottobre 2011

L’autocostruzione dello spazio (pubblico)

Anche L7 ha fatto la sua parte nel seminario formativo “Autocostruzione edilizia e tecnologie per la sostenibilità” tenutosi nell’aula magna E. Orabona del Politecnico di Bari, a conclusione di due giorni di incontri e laboratori. Obiettivo dell’iniziativa organizzata dall’associazione Ingegneria Senza Frontiere è offrire uno sguardo sul panorama italiano di esperienze e di pratiche dell’autocostruzione, e indagare i temi e gli sviluppi della sostenibilità.

 E sugli aspetti della condivisione di competenze ed esperienze e dell’impiego di tecniche costruttive dal basso costo e grado di tecnologia, Ellesette ha incentrato il suo contribuito intitolato “Architettura 0” dal provocatorio messaggio “Bari: tanto volume, zero architettura. L7: tanta architettura, volume zero”. La riflessione si fonda su un aspetto tangente ma altrettanto significativo: la costruzione, o meglio l’autocostruzione dello spazio pubblico.

 Non si parla quindi di residenza privata ma di abitare lo spazio pubblico, intervenendo nella spinosa realtà delle aree residuali urbane - incluse nell’esistente ma ancora prive di progettualità, su cui costruire un nuovo modello di fruizione in cui l’ambiente è percepito non solo per la sua forma ma come espressione di usi e pratiche che vi si svolgono, e da rigenerare attraverso i temi dell’architettura a bassa definizione.



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